Analisi
degli
elementi

La determinazione analitica dei sali minerali e degli oligoelementi (nonché degli ultra oligoelementi) è un settore importante della diagnostica medica e tossicologica.


Gli oligoelementi (ad es. selenio, zinco, rame, iodio) sono presenti nel corpo in concentrazioni molto basse (< 0,01% della massa corporea). Gli elementi inorganici, presenti in concentrazioni più elevate, sono chiamati sali minerali o macroelementi (ad es. sodio, potassio o calcio).

I sali minerali e gli oligoelementi essenziali non possono essere sintetizzati dall’organismo, ma devono essere assunti con l’alimentazione. Sono coinvolti in numerosi processi all’interno dell’organismo, ad es. il calcio nella contrazione muscolare e nella coagulazione del sangue, il ferro nella sintesi dell’emoglobina, lo iodio nella formazione degli ormoni tiroidei, il rame in numerosi processi enzimatici. L’individuazione di una carenza di tali elementi è perciò molto importante. Una determinazione appropriata può identificare precocemente eventuali carenze, contribuendo ad evitare le complicazioni sanitarie che ne derivano. È così possibile trattare, in modo mirato ed efficace, eventuali carenze ancora asintomatiche.


Gli oligoelementi, inoltre, possono causare intossicazioni. Oltre all’eccesso di oligoelementi essenziali, vanno menzionati anche i cosiddetti metalli tossici (ad es. mercurio, cadmio, piombo e arsenico). Il rilevamento rapido e affidabile dell’intossicazione è di fondamentale importanza per evitare ulteriori assorbimenti (ad es. a causa dell’usura di un impianto, dell’aumento dell’esposizione sul posto di lavoro e/o attraverso l’ambiente e del consumo di alimenti fortemente contaminati) e per contrastare tempestivamente l’insorgenza di danni alla salute.

La determinazione di minerali e oligoelementi viene effettuata utilizzando metodi di misurazione altamente sensibili come gli elettrodi ionoselettivi (ISE), la spettroscopia ad assorbimento atomico (AAS) o la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS).

Spiegazione di termini importanti della medicina del lavoro e dell’ambiente


Valore di tolleranza degli agenti biologici (BAT)

Il valore BAT descrive la concentrazione di un agente, dei suoi metaboliti o di un indicatore di effetto nel relativo materiale biologico, in cui la salute di un dipendente non è generalmente compromessa anche in caso di esposizione ripetuta e a lungo termine. Il superamento del valore BAT di per sé non implica necessariamente un danno alla salute (cfr. valori limite sul posto di lavoro, Suva).

Di norma il valore BAT indica perciò che, al di sotto del valore limite, non sono da prevedere effetti negativi per la salute derivanti da tale elemento. Se il valore è superiore al valore limite, non è possibile escludere influenze negative.


Valore-guida biologico (VGB)

Il VGB è la quantità di un agente, di un metabolita agente o la conseguente variazione dallo standard umano di un indicatore biologico, da adottare come valore-guida per la misura protettiva adeguata. Il rispetto del VGB dovrebbe garantire una protezione sufficiente contro tali effetti, senza tuttavia escludere i rischi per la salute derivanti dall’esposizione a sostanze pericolose (ad. es. gli effetti cancerogeni), (cfr. concetto del valore-guida biologico).

Il VGB viene adottato per quelle sostanze, per le quali non è possibile determinare il valore BAT. La sua importanza è simile a quella del valore BAT.


Valore del biomonitoraggio umano (HBM)

HBM-I
La HBM-I-valore corrisponde alla concentrazione di una sostanza in materiale biologico umano, al di sotto della quale, secondo l’attuale valutazione della Commissione, non vi è alcun rischio di effetti nocivi per la salute e quindi non è necessario intervenire. Se il valore HBM-I viene superato, i risultati dovrebbero essere controllati effettuando ulteriori misurazioni. In caso di conferma, la causa dell’aumento dovrebbe essere approfondita e qualsiasi fonte di esposizione responsabile dovrebbe essere ridotta o eliminata, rispettando la proporzionalità.

HBM-II
La HBM-II-valore corrisponde alla concentrazione di una sostanza in materiale biologico umano che, in caso di superamento, può avere un effetto negativo sulla salute delle persone interessate, che può essere considerato rilevante. In caso di superamento del valore HBM-II, è necessario fornire l’assistenza di un medico ambientale (consulenza) ai pazienti interessati e, per quanto possibile, adottare delle misure immediate per ridurre l’esposizione.

(cfr. documento sulla determinazione dei valori HBM. Dichiarazione della Commissione per il biomonitoraggio umano dell’Ufficio federale dell’ambiente)


Un riassunto dei diversi valori limite attualmente disponibili per ogni elemento è reperibile presso l’Istituto federale tedesco per la sicurezza e la salute sul lavoro (Baua).